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#100Esperte per lo sport: spazio alle competenze delle donne

L’iniziativa per dar voce sui media all’expertise femminile in ambito sportivo, ha visto l’Uisp protagonista. Intervengono M. Claysset e P. Alfano

 

Il progetto “100 donne contro gli stereotipi” è nato nel 2016 da un’idea Gi.U.Li.A. Giornaliste e dall’Osservatorio di Pavia, con il sostegno di Fondazione Bracco e il supporto della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea. Iniziato con una banca dati on line contenenti i profili di scienziate ed esperte in materie STEM (scienza, tecnologia, ingegneria, matematica), il progetto nel corso degli anni si è ampliato ai settori dell’economia e finanza, della politica internazionale, della storia e filosofia per dare voce e visibilità a professioniste affinché vengano interpellate sui giornali, in TV e da chi organizza convegni.

L’Uisp è stata protagonista del lancio del nuovo settore all’interno del database #100esperte. Dal 5 maggio, infatti, è on line un primo elenco delle specialiste in ambito sportivo, tra cui compaiono diverse dirigenti Uisp: Manuela Claysset, responsabile Politiche di genere e diritti Uisp; Patrizia Alfano, vicepresidente nazionale Uisp e presidente Comitato regionale Piemonte; Daniela Conti, responsabile Politiche per l’interculturalità e la cooperazione; Valeria Frigerio, responsabile Politiche di genere e diritti Uisp Veneto.

“Il progetto 100Esperte è nato per individuare donne esperte in vari ambiti - racconta Manuela Claysset - da mettere in contatto con il mondo della comunicazione per offrire la possibilità di avere figure femminili preparate che possono intervenire in base ai propri ambiti di esperienza. Ora, finalmente, è stato costruito anche il panel relativo allo sport. Rispetto al mondo accademico, nel nostro settore è più complesso identificare le competenze, perchè ci sono vari aspetti trasversali da tenere in considerazione. L’Uisp c’è con la nostra vicepresidente nazionale Patrizia Alfano e con altre dirigenti, a conferma dell’impegno che l'associazione ha sempre portato avanti su queste tematiche. Le donne sono poco presenti nella comunicazione sportiva, ed emerge sempre più forte la voglia di promuovere partecipazione ma anche il tema della comunicazione e del linguaggio, un ambito che ci ha visto già scendere in campo al fianco di Giulia giornaliste con il manifesto "Media, donne e sport. Idee guida per una diversa informazione". Con 100esperte si apre un nuovo fronte di impegno che ci darà la possibilità di parlare di sport in maniera attenta, contro stereotipi e pregiudizi, ancora molto presenti in ambito sportivo”.

Secondo la sesta edizione del Rapporto del Global Media Monitoring Project, il più ampio progetto di ricerca internazionale sulle donne nell’informazione, le notizie di sport focalizzate sulle figure femminili sono solo il 4%. Fra i professionisti dello sport, le donne hanno visibilità pari solo al 14% rispetto all’86% degli uomini, ma non sono quasi mai interpellate a titolo di esperte. Infine, il Rapporto ha evidenziato che i servizi sportivi dedicati ai problemi di uguaglianza e di disuguaglianza di genere sono solo l’1%, benché lo sport sia il quinto argomento più trattato a livello mondiale. 

Anche Patrizia Alfano, vicepresidente nazionale Uisp e responsabile Dipartimento formazione e ricerca, ha preso parte all’evento milanese del 5 maggio: “Lo sport Uisp è sociale, valorizza le competenze e le esperienze delle nostre dirigenti, le softskills che sviluppiamo sul campo - dice Patrizia Alfano - Per questo ringraziamo la Fondazione Bracco e l’Università di Pavia per aver accolto i profili di alcune delle tantissime donne che nell’Uisp hanno competenze importanti, esperienza di insegnamento, direzione, progettazione nel campo dello sport di base che, pur se meno spettacolare di quello di vertice, coinvolge migliaia di cittadine cittadini ed è protagonista di importanti trasformazioni sociali. Ringrazio Manuela Claysset per il lavoro di questi anni che ci ha permesso di far parte di questa selezione di esperte Ritengo importante che sia stato preso in considerazione anche questo comparto, le donne Uisp che potrebbero inserire il loro profilo nella raccolta sono molte di più di quelle presenti ad oggi: come responsabile della formazione Uisp scopro ogni giorno tante competenze e una grande voglia di studio delle nostre dirigenti ed operatrici. Questa esperienza potrebbe essere uno stimolo per fare la stessa cosa come Uisp: partendo da noi costruire una raccolta dei tanti profili che popolano il mondo dello sport di base, che lo tengono in vita e che ogni giorno studiano e arricchiscono le competenze trasversali di chi fa sport e progettazione sportiva e sociale”.

Ogni ambito ha un comitato scientifico, Manuela Claysset fa parte di quello sullo sport insieme a giornalisti ed esperti del mondo sportivo: “All’inizio abbiamo analizzato i parametri, ci siamo confrontati sugli obiettivi, e quindi abbiamo iniziato a raccogliere nomi e dare indicazioni. In questa prima fase abbiamo già raccolto un bel numero di nominativi: da ex atlete a dirigenti impegnate in vari ambiti dello sport, da giornaliste a diverse professioniste, tra cui anche avvocate. Per adesso sul sito è disponibile un primo gruppo di contatti, ma altre specialiste possono candidarsi o essere segnalate”.

“In Italia, gli squilibri di genere nell’informazione sportiva sono ancora più marcati che a livello internazionale - ha detto in occasione della presentazione Monia Azzalini, ricercatrice dell’Osservatorio di Pavia - ecco perché è fondamentale accendere i riflettori sul tema donne, media e sport, offrendo spunti per sensibilizzare l’opinione pubblica e creando strumenti operativi come incontri di formazione per giornalisti per superare il gap di visibilità delle donne nella comunicazione sportiva”. 

“Il progetto 100 esperte, che valorizza l’expertise femminile, mi sta molto a cuore - afferma Diana Bracco, presidente della Fondazione Bracco - Ancora oggi, in Italia, permangono molti stereotipi e la strada da fare in tutti i campi è ancora lunga. Sapere che l’edizione dei Giochi Olimpici Invernali 2026 sarà la più equilibrata dal punto di vista del genere di tutti i tempi, con il 47% di partecipazione femminile, mi riempie di gioia perché come sapete mi batto da sempre per l’empowerment femminile. Anche noi nello sport facciamo la nostra parte sostenendo, tra l’altro, due società femminili come Bracco Atletica e Bracco Pro Patria Volley che si distinguono per i risultati di grande rilievo e per le atlete selezionate a livello nazionale”. 

Per Andrea Varnier, CEO del Comitato Organizzatore dei Giochi Olimpici e Paralimpici di Milano Cortina 2026: “Molto è cambiato negli ultimi 20 anni: a inizio secolo le atlete Olimpiche Invernali rappresentavano circa 1/3 del totale. Le Olimpiadi Invernali di Milano Cortina 2026 saranno le più gender balance della storia. Il progetto '100 esperte per lo sport' ha il merito di accendere un faro su questo tema affidandoci un impegno concreto in questa direzione. I nomi ci sono. Le competenze ci sono e sono preziose. Dobbiamo proseguire sul percorso intrapreso”. (a cura di Elena Fiorani)